ARCHIVIO CINE FOTOGRAFICO
Visita guidata
Riserva naturale dell’Orrido di Botri
L'Orrido di Botri è un'aspra ed imponente gola calcarea, con ripide pareti scavate in profondità dalle fredde acque del torrente Rio Pelago; il canyon si inserisce in un paesaggio appenninico caratterizzato da ambienti rupestri ed estese faggete, dominato dalle cime del monte Rondinaio e delle Tre Potenze che sfiorano i 2.000 metri di altezza.
Profonda gola calcarea, di suggestiva bellezza, con presenza di rara flora rupestre e di numerosa avifauna pregiata rappresentata da aquila reale, poiana, astore, gheppio, gufo reale. L'Orrido di Botri è una spettacolare gola calcarea scavata nel corso del tempo dallo scorrere delle acque dei torrenti Mariana e Ribellino, che si congiungono poi formando il Rio Pelago.
Nel periodo estivo, quando la portata delle acque è minore e la temperatura un po' più mite, è possibile risalirne il tratto finale, da Ponte a Gaio fino al Pozzo del Diavolo.
Al suo interno la vegetazione è distribuita secondo una stratificazione verticale, con i livelli più umidi e freddi alla base dove predominano i muschi e le felci, sostituiti mano a mano che si sale verso l'alto dai livelli più temperati, dove si incontrano piante di aquilegia e silene in mezzo ad estese faggete.
Le impervie pareti dell'orrido arrivano in alcuni punti fino a 200 m. di altezza, e da sempre costituiscono un sito di nidificazione ideale per l'Aquila Reale, che non di rado si osserva volteggiare sopra il canyon.